Chiesa di San Martino
Cazzago di Pianiga - Venezia
2003-2007
I lavori di restauro, realizzati anche con il contributo della Regione
del Veneto, sono iniziati nel 2007 ed ultimati nel 2009, con la
realizzazione del nuovo sagrato.
Si è cercato comunque di far emergere le qualità dell’edificio che
riveste un ruolo importante nella storia locale.
L’impianto architettonico è tradizionale, il disegno del pavimento e
gli altari laterali sono espressione di una capacità artigianale e di
un gusto tipico degli anni cinquanta del secolo scorso, quando è stata
costruita al posto di una precedente chiesa, molto più piccola,
documentata già a partire dal 1106.
Lo spazio interno, scandito dalle grandi arcate delle nicchie laterali,
ha una sua armoniosa proporzione, i vetri decorati sono inseriti in
sottili serramenti metallici.
Con il progetto di restauro della chiesa sono stati eliminati i
tamponamenti di due arcate interne, a tutto vantaggio della qualità
dello spazio.
E' stata ridisegnata tutta la zona absidale, ora più ampia, con
l'eliminazione di alcuni gradini, L'arretramento del grande altare
proveniente da Padova, sostituito da un nuovo altare più piccolo.
Nuovi sono anche l'ambone in pietra e la sede, il pregevole tabernacolo
è stato ricollocato sull'altare dal quale era stato separato.
All’interno della chiesa erano stati impiegati tre colori, tutti poco
luminosi, con i quali si sottolineava una tripartizione fittizia del
soffitto e dei prospetti interni nord e sud. Il progetto propone ancora
tre colori, tutti chiari, utilizzati con l’intento di distinguere con
coerenza le pareti, (tinta avorio) il soffitto (bianco candido), lesene
e cornici con un colore di contrasto (sabbia). Lo spazio è così
scandito dagli elementi architettonici assecondati in modo coerente dal
colore.
Il pavimento è stato rifatto, uguale all'esistente, per inserire il
nuovo impianto di riscaldamento. La bussola di ingresso, realizzata in
un momento successivo alla consacrazione della chiesa nel '52, appariva
di modesta fattura, pertanto è stata sostituita da una nuova bussola.
Il progetto è stato completato con la realizzazione del sagrato
realizzato in pietra piasentina, nelle aiuole alberi di melograno
scelti anche per il loro valore simbolico.
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